Le classi energetiche sono delle sigle che vengono attribuite agli strumenti elettronici, in particolare agli elettrodomestici, per identificare il loro consumo energetico.
Ma non solo: anche le case, che siano ville, appartamenti e altre forme abitative, sono caratterizzate da specifiche classi energetiche che le distinguono in base alla possibilità di risparmiare energia mentre vengono abitate.
I fattori che comportano l’assegnazione di una classe energetica a un immobile sono diversi. Alcuni fanno già parte della struttura dell’edificio, altri invece sono influenzati dagli accessori che entrano in casa.
Conoscere la classe energetica è però fondamentale per progettare la vita e le spese future: un miglior risparmio energetico si traduce in bollette meno care e minor impatto ambientale, due obiettivi che chiunque acquista casa generalmente si pone.
Andiamo quindi a conoscere le differenti classi energetiche, partendo dalla classe energetica casa più alta, contrassegnata dalla lettera A, e scendendo mano a mano verso quella meno efficiente, distinta dalla lettera G.
Casa classe energetica A
Le case qualificate dalla classe energetica A4 alla classe energetica A1 rientrano tutte nella classe A. In questi edifici l’impatto ambientale è quasi zero: sono case costruite con sistemi e strutture ad alto risparmio energetico.
Tutti gli elettrodomestici rientrano nelle classi A o superiore, l’alimentazione elettrica è fornita da fonti di energia rinnovabile come l’impianto fotovoltaico o i pannelli solari, la costruzione segue le più rigide regole antisismiche e i muri hanno uno spessore altamente isolante.
Anche il riscaldamento dell’acqua è regolato da impianti termici solari, al posto del gas metano.
Casa classe energetica B
Nelle case distinte da questa classe energetica, i consumi risultano relativamente bassi e nell’ordine della sostenibilità ambientale. Tutti i vecchi impianti sono stati sostituiti da formule nuove e più efficienti, che consentono uno spreco annuo massimo di 50 kWh al metro quadrato.
In queste abitazioni, i serramenti sono stati sostituiti con modelli ad alto isolamento, e il risultato della tenuta di calore è migliore rispetto alle classi inferiori. Per passare alla classe A, dovrebbero sostituire completamente l’impianto di riscaldamento e quello elettrico con fonti di energia rinnovabile.
Casa classe energetica C
Gli edifici con classe energetica C hanno subito dei sensibili miglioramenti rispetto alle classi energetiche inferiori, soprattutto dal punto di vista energetico.
Per quanto riguarda il riscaldamento, è presente almeno una caldaia a condensazione che riduce i consumi, e i termosifoni sono dotati di valvole termostatiche che regolano il calore in base alla temperatura interna. Per un migliore contenimento del calore è stato rivestito il sottotetto con un isolante protettivo.
Casa classe energetica D
Le case con classe energetica D sono di recente costruzione, circa 20 anni, e hanno un consumo annuale per metro quadro compreso tra 71 e 90 kWh. I muri risultano più spessi delle classi inferiori e il tetto è sufficientemente coibentato, ma non godono dell’isolamento termico delle classi superiori.
Proprio per questa ragione è più frequente la dispersione, e quindi lo spreco, di calore. Ciò che manca e che le impedisce di avanzare nella classe energetica C è la caldaia a condensazione e un impianto di riscaldamento a pavimento.
Un risultato ancora più promettente potrebbe arrivare con l’installazione dei pannelli solari al posto della rete elettrica cittadina per la fornitura di energia.
Casa classe energetica E
Attualmente la penultima classe energetica della lista è anche la più diffusa in Italia, perché contiene al suo interno le caratteristiche più comuni degli edifici italiani costruiti tra gli anni ‘70 e gli anni ‘90.
Il tetto massimo di consumo è di 120 kWh per metro quadrato all’anno, che non è, purtroppo, un buon segnale per il risparmio energetico e il rispetto dell’ambiente.
La caldaia ha funzionamento a gasolio, che sostituisce quello precedente a metano; gli infissi sono quelli originali, o comunque non hanno una sufficiente capacità di isolamento termico; il tetto non è adeguatamente isolato con la coibentazione e non sussistono metodi di gestione dei consumi con sistemi di controllo domotici.
Casa classe energetica F
Nelle case che rientrano in questa classe energetica, il problema maggiore è costituito dagli impianti di riscaldamento. Si tratta infatti di impianti vecchi, centralizzati e senza regolazione specifica della temperatura per ogni impianto.
Gli infissi sono vecchi e la coibentazione del tetto è usurata, spesso mai ritoccata dall’epoca di costruzione di questi edifici, generalmente tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80. Per passare alla classe energetica successiva, in queste case sono necessarie opere di coibentazione profonde, sostituzione degli infissi con nuovi modelli isolanti e sostituzione della caldaia e dei termosifoni.
Casa classe energetica G
L’ultima classe energetica è quella con impatto ambientale e impatto sulle bollette peggiore. Il consumo supera i 160 kWh all’anno per metro quadrato, i muri sono privi di coibentazione e “assorbono” sia il caldo che il freddo dall’esterno, influenzando notevolmente la temperatura interna alla casa.
Gli infissi sono obsoleti, spesso in legno o alluminio, con spifferi che non fermano la dispersione della temperatura interna; la caldaia, ove presente, è molto vecchia, e i termosifoni non godono meccanismi di autoregolazione.
Aumento classe energetica casa: come funziona
La classe energetica di appartenenza può influire in maniera notevole su ogni variazione di prezzo, nel momento in cui si decide di mettere in vendita una casa.
Per questa ragione, se vuoi vendere casa dovresti considerare prima qualche intervento strutturale per aumentare la sua classe energetica e, di conseguenza, il prezzo di vendita e il margine di guadagno, e anche la stessa possibilità di vendita. Sempre più persone hanno ormai consapevolezza dell’importanza di una classe energetica alta, e potrebbero scartare il tuo annuncio di vendita proprio a causa della classe energetica.
Se vuoi aumentare la classe energetica della tua casa, ti consigliamo di verificare e migliorare questi aspetti:
- cappotto termico, ossia isolamento termico dei muri esterni dell’edificio, che può far saltare fino a quattro classi;
- infissi, da sostituire con serramenti innovativi ad alto risparmio energetico;
- impianti di riscaldamento, che devono includere caldaie a condensazione o termocamini con funzionamento in pellet;
- energia elettrica fornita da impianti fotovoltaici, meglio se con accumulo;
- acqua calda fornita da impianto termico solare;
- installazione dei moderni impianti di domotica casalinga, che aiutano a controllare i consumi finali.
Abitazioni in Classe Energetica A a Messina
Se stai cercando una casa in vendita a Messina o nei dintorni, dovresti sapere che le nuove costruzioni di Parco Pelorias, un complesso residenziale costruito a Ganzirri, sono vendute in classe energetica A4, la migliore disponibile sul mercato per un alto risparmio nei consumi e in bolletta, e un basso impatto ambientale. Un vero affare, per te e per il pianeta.