L’acquisto di una casa come forma di investimento ha sempre costituito una sicura fonte di guadagno per chi compra un immobile con il solo scopo di affittarlo e ottenerne una rendita.
Con le difficoltà che si incontrano oggi già nell’acquistare la prima casa, pensare a comprarne una seconda sembra davvero un miraggio, ma solo se si pensa che ogni casa debba essere abitata esclusivamente dai suoi proprietari.
La casa per uso investimento si basa su tutto un altro concetto, che vale la pena esplorare e valutare, se si vuole investire in qualcosa di sicuro, duraturo e profittevole.
Investimento casa: su cosa investi veramente?
L’acquisto casa per investimento prevede che da quell’immobile si possano ottenere dei ricavi. A questo punto si aprono due strade: l’acquisto per rivendere e l’acquisto per affitto.
Nel primo caso, si acquista un immobile con lo scopo di migliorarlo, sia da un punto di vista estetico che energetico.
L’investimento copre quindi le spese di ristrutturazione e adeguamento a standard più moderni ed elevati di sicurezza ed efficienza, ad esempio dell’impianto elettrico, di climatizzazione, di isolamento termico ed acustico, ecc.
La spesa è ingente, ma quando la casa è totalmente ristrutturata, si può scegliere di rivenderla a un prezzo più alto una volta terminati i lavori, e guadagnare così sulla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rivendita.
Questo genere di investimento ha però dei contro: la possibile volatilità del mercato.
Nessuno poteva prevedere, ad esempio, che nel 2020 una pandemia mondiale portasse una grande crisi economica; i cambiamenti economici sono abbastanza imprevedibili, e pertanto c’è il rischio di non riuscire a vendere l’immobile quando si pensava fosse possibile farlo.
In ogni caso, anche il denaro non investito subisce la svalutazione, pertanto vale comunque la pena di rischiare.
Acquisto casa per investimento affitto
La seconda forma di investimento riguarda, invece, l’affitto. Si può affittare l’intero appartamento o singole camere, opzione molto in voga per gli appartamenti che si trovano vicino a complessi universitari o poli di lavoro che accolgono persone provenienti da altre città o, ancora, nelle città d’arte.
L’entrata dell’affitto è teoricamente più sicura, specialmente per i contratti di affitto ad uso abitativo, che per legge hanno una durata minima di quattro anni, con possibilità di rinnovo per altri quattro.
Esistono anche dei contratti transitori, giornalieri, mensili o annuali, che sono quelli più spesso concessi a studenti, lavoratori o turisti.
Anche nel caso dell’affitto si possono riscontrare delle problematiche da valutare. Prima di tutto, le tasse: ogni contratto di affitto prevede una tassazione su ciò che si guadagna, poiché i proventi dell’affitto costituiscono una forma di reddito.
In secondo luogo, l’affitto non esclude il proprietario dall’assunzione di alcune responsabilità sulla manutenzione della casa, ed è quindi probabile che, nel corso degli anni, si debbano sostenere delle spese extra non previste.
Investimento casa al mare: immobili per uso turistico
Un’altra forma di affitto che merita una menzione a parte riguarda l’investimento su immobili che si trovano in luoghi di interesse turistico, come le classiche ville sul mare.
Un investimento di questo genere è più redditizio – e meno impegnativo – di un affitto a lungo termine in città. Queste case vengono affittate dai turisti per periodi di tempo limitati, che vanno da un singolo weekend all’intera stagione estiva.
I compensi che derivano dall’affitto di case al mare sono sensibilmente più alti rispetto alla media di affitto mensile di una casa in città.
Inoltre, chi sceglie di acquistare un immobile privato in una zona turistica, può trasformare questa casa in una vera e propria attività lavorativa, qualificandola come casa vacanze o come B&B.
La trafila burocratica prevede la trasformazione d’uso dell’appartamento, una dichiarazione fiscale e tutto ciò che comporta avviare questo genere di attività, ma ciò dimostra che un immobile può diventare più di un investimento: può diventare, infatti, un vero e proprio lavoro.
Comprare la seconda casa come investimento in questo senso garantisce buoni margini di guadagno a lungo termine.
Dove comprare casa per investimento
Il posizionamento della casa per investimento è un fattore fondamentale. Da questo dipende il reale successo dell’investimento, qualunque sia la sua natura:
- per case da rivendere, è meglio scegliere zone centrali della città, se possibile anche abbastanza curate, per non cadere nel pericolo di una mancata riqualificazione;
- per case da affittare, si può optare per poli universitari o zone industriali, solitamente pieni di giovani che cercano affitti transitori e di famiglie che vogliono stabilirsi vicino al luogo di lavoro;
- per case vacanze, le località più gettonate di mare sono da preferire, o in alternativa, le città d’arte o i luoghi di montagna in cui si è soliti trascorrere le settimane bianche.
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